Stamattina mentre mi vestivo e tenevo aperta la finestra per il caldo – ho sentito una vocetta stridula. Non distinguevo bene le parole – e del resto forse non erano importanti – anzi di sicuro non lo erano. Più del contenuto , ho notato la forma – una vera e propria esplosione di scontento, che constatava come la realtà fosse diversa da quella desiderata.
Chissà da quanto tempo covava, quell’esplosione. In genere, manifestazioni di questo tipo rappresentano. lo sfogo di un accumulo di energia, in questo caso, purtroppo, energia limitante. Lo sfogo non cambia alcunché, non rende più vitale la situazione per nessuno. Anzi, in molti casi la rende molto più oppressiva.
Ora, domandiamoci: quante vocette stridule si aggirano nella nostra testa? Moltissime. Ogni giorno, tutto il giorno, qualcosa dentro di noi si sfoga sui soggetti più svariati. Giudizi che si succedono continuamente ad altri giudizi. Piccolo particolare: questi giudizi raramente sono adeguati. Cioè, spesso finiamo per giudicare in modo sbagliato. ù
Questo perché la vocetta stridula ci coinvolge, proprio per il fatto di essere stridula e insistente. Se non siamo presenti a noi stessi, finiamo per pensare che quello ci dice sia anche quello che pensiamo. Tendiamo quindi ad agire sulla base di questa scimmietta petulante, in base a giudizi quantomeno incompleti… e così spesso facciamo delle colossali cazzate. Che a loro volta danno luogo ad altre vocette stridule.
Il rimedio? Cominciare a notare queste vocette stridule quando arrivano, e dirsi “ok, questo è un giudizio affrettato”. Possiamo anche ascoltarla, perché no, ma smettiamo di considerarla un pensiero nostro. Un po’ alla volta, le vocette diventeranno meno stridule, meno fastidiose, e ne guadagneremo molto in qualità della vita, conservando energie per obiettivi dal carattere più costruttivo.