(Foto by LucebellaTV, vedi originale )
Il temine “malinconoia” non è mio. Lo ha inventato Marco Masini in una sua canzone. Ma secondo me definisce molto bene quello che probabilmente è il sentimento più distruttivo che possiamo provare. Il più depotenziante. Perché riduce le nostre possibilità.
“Malinconoia”, come si intuisce, è un composto di “malinconia” e “noia”. La malinconia è il senso di aver perso qualcosa, che naturalmente non si può recuperare, altrimenti che gusto c’è. La noia è il non saper che fare, il sentire di aver perso la direzione, il focus. Che ci facciamo qui? Questi due elementi si amalgamano in modo fantastico, creando un cocktail davvero micidiale.
Ci ritroviamo ad indugiare inutilmente sul passato. Non tanto per trarne una lezione, ma per farcene una scusa per non agire, per non imparare qualcosa di nuovo, per non cambiare la qualità dei nostri pensieri e di conseguenza delle nostre azioni, e di conseguenza della nostra vita.
La buona notizia è che la malinconoia può essere facilmente sconfitta. Certo, non la puoi eliminare tutta in una botta. Ma puoi immaginare che evapori, un po’ alla volta. Questa semplice immagine sblocca le tue risorse. E qualcosa comincia a cambiare…