Vincere la malinconoia

marco_masini(Foto by LucebellaTV, vedi originale 

Il temine “malinconoia” non è mio. Lo ha inventato Marco Masini in una sua canzone. Ma secondo me definisce molto bene quello che probabilmente è il sentimento più distruttivo che possiamo provare. Il più depotenziante. Perché riduce le nostre possibilità.

“Malinconoia”, come si intuisce, è un composto di “malinconia” e “noia”. La malinconia è il senso di aver perso qualcosa, che naturalmente non si può recuperare, altrimenti che gusto c’è. La noia è il non saper che fare, il sentire di aver perso la direzione, il focus. Che ci facciamo qui? Questi due elementi si amalgamano in modo fantastico, creando un cocktail davvero micidiale.

Ci ritroviamo ad indugiare inutilmente sul passato. Non tanto per trarne una lezione, ma per farcene una scusa per non agire, per non imparare qualcosa di nuovo, per non cambiare la qualità dei nostri pensieri e di conseguenza delle nostre azioni, e di conseguenza della nostra vita.

La buona notizia è che la malinconoia può essere facilmente sconfitta. Certo, non la puoi eliminare tutta in una botta. Ma puoi immaginare che evapori, un po’ alla volta. Questa semplice immagine sblocca le tue risorse. E qualcosa comincia a cambiare…

 

Menefreghismo e buonumore

keep-calm-and-non-me-ne-frega-nienteA volte mi sento dire: beato te che te ne freghi di tutto, te le fai scivolare addosso e amen. In certi casi vengo direttamente etichettato come menefreghista. Ovviamente si tratta di qualcosa di diverso. Io mi sforzo continuamente di essere di buonumore.

Il menefreghismo è quando il mondo non lo prendi minimamente in considerazione. Le cose ti accadono intorno, buone o cattive che siano, e te le lasci scivolare addosso. Non fai quello che puoi per migliorare la situazione, non impari nulla da quello che è successo.

Il buonumore, invece, è una sorta di arma totale. Non implica che te ne freghi di quello che succede. Anzi, ne puoi essere acutamente cosciente e perfino impegnarti per cercare di dare una mano a migliorare la situazione.

C’è un però. Non fai come molti che mentre cercano una soluzione si fanno prendere dello sconforto, e sprecano energie. Distingui tra le cose che puoi controllare, e quelle che invece non puoi controllare. Risolvi le prime, e non ti fai angosciare dalle seconde. Non perdi tempo ad avercela col mondo. Sai benissimo che siamo tutti respons-abili, capaci di rispondere.

Se poi da fuori appari menefreghista solo perché non tieni il broncio, pazienza.

(originale della foto: http://www.keepcalm-o-matic.co.uk/p/keep-calm-and-non-me-ne-frega-niente/)