Amare il viaggio

Spesso ci corrucciamo perché le cose vanno “male”, cioè diversamente da come vogliamo noi, o per essere più precisi, diversamente da come pensiamo che dovrebbero andare.

Ci eravamo fatti un’opinione di come le cose dovevano essere per compiacerci. Ma, facciamoci caso, quando le cose vanno sempre “bene”, alla fine ci annoiamo. E il motivo è semplice: non impariamo niente, non cresciamo.

Allora, forse conviene amare il viaggio, ovvero capire che, per esempio, anche dalle cose che vanno “male” possiamo imparare qualcosa, ed anzi sono gli unici momenti in cui impariamo qualcosa.

Il Nuovo e il Bello

È lo slancio verso il Bello e il Nuovo a guidarci, affinché esso ci consenta di ristabilire la naturale Armonia con l’Uno.

(Salvatore Brizzi, “Officina Alkemica“)

Ogni giorno bisognerebbe cercare qualcosa di bello e qualcosa di nuovo, esattamente come ai matrimoni si porta qualcosa di blu, qualcosa di vecchio e qualcosa di prestato.

Il perché di tutto questo è ovvio: sia nel Bello che nel Nuovo troviamo la possibilità di ampliare la nostra mente. Di avere quindi più frecce al nostro arco. È la prova provata che non siamo obbligati a vivere per sempre la stessa situazione, se non ci aggrada.