Spesso ci corrucciamo perché le cose vanno “male”, cioè diversamente da come vogliamo noi, o per essere più precisi, diversamente da come pensiamo che dovrebbero andare.
Ci eravamo fatti un’opinione di come le cose dovevano essere per compiacerci. Ma, facciamoci caso, quando le cose vanno sempre “bene”, alla fine ci annoiamo. E il motivo è semplice: non impariamo niente, non cresciamo.
Allora, forse conviene amare il viaggio, ovvero capire che, per esempio, anche dalle cose che vanno “male” possiamo imparare qualcosa, ed anzi sono gli unici momenti in cui impariamo qualcosa.