Aspetta a prendertela

Prima di prendersela per qualsiasi cosa che “non funziona”, “va male” (ovvero, va diversamente da come pensiamo che debba andare) è meglio aspettare, posporre la reazione di stizza o di collera che ci potrebbe venire naturale.

Perché questo? In primis, perché ritengo che abbiamo il preciso dovere di mantenere sempre la nostra vibrazione al livello più alto possibile. Questa è una nostra precisa responsabilità che a mio parere non possiamo assolutamente delegare a nessuno.

Mantenere la nostra vibrazione a un livello alto, che poi alla fine significa essere il più possibile gioiosi, ci garantisce infatti di sviluppare la capacità di risolvere anche le situazioni più “difficili” (ovvero, quelle più interessanti, perché ci spingono ad uscire dalla nostra zona di comfort).

Ecco perché, secondo la mia esperienza, bisogna aspettare prima di “prendersela”, ovvero maledire noi stessi e il mondo quando ci accade qualcosa che non ci piace. Questo prendersela e maledire, infatti, garantisce che la situazione “spiacevole” continuerà a tempo indeterminato, ed anzi potrebbe perfino decidere di peggiorare.

Se invece ci rifiutiamo di stare a questo gioco, e aspettiamo a prendercela, possiamo mantenere la nostra vibrazione al livello più alto di cui siamo capaci, ecco che potremmo finire col renderci conto che quella situazione non era poi così “spiacevole”, Ed anzi potremmo imparare lezioni utili per prendercela ancora meno la prossima volta.

Insomma, è come se fossimo andati in palestra. I nostri muscoli proattivi sono diventati più forti.

Non c’è rimedio

Ci sono persone che si pongono come genitori, e cercano di manipolarti creandoti dei sensi di colpa. Ad esempio, ti accusano di qualcosa, qualcosa che è “irrimediabile”.

Nota che ho messo questo aggettivo tra virgolette. Perché, ed è questo il bello, non esiste nulla di irrimediabile. Come capirai, questo rende il senso di colpa una solenne cazzata. Chi ti dice che non puoi rimediare ad un tuo (eventuale) errore, intanto ti racconta una cosa che non sta ne in cielo ne in terra, e questo sarebbe mal di poco.

La cosa peggiore è che ti priva della tua energia, e ti rende più difficile trovare una soluzione non solo a quell’errore specifico, ma alla tua vita nel suo complesso. Cominci ad andare in giro con la faccia bislunga, incavolato con il mondo, pensando che ad ogni svolta del cammino troverai lavori in corso, tombini aperti, gente-cerbero con il dito puntato. Insomma, non sarà più vita. A tutti gli effetti, sarai morto.

Terrorizzante, no? Ma aspetta, perché adesso arriva la soluzione. Ogni errore è rimediabile. Lasciamelo ripetere, perché dopo quello che ho scritto sopra sento la necessità di riequilibrare la tua vibrazione. Ogni errore è rimediabile. Puoi sempre imparare da quell’errore, mandare amore a chi ti ha creato il senso di colpa, e proseguire il tuo cammino più consapevole di prima. Cercando di capire come far meglio la prossima volta.

Un “Ti amo” all’Universo

Grazie a Joe Vitale, in particolare grazie al suo Corso di risveglio, sto approfondendo l’Ho’oponopono. Non so se ho capito bene proprio tutto, ma una cosa ho di certo iniziato a sperimentarla: dire “Ti amo” all’universo. Infatti, ritengo che delle quattro formule dell’Ho’oponopono, (Mi dispiace, ti prego perdonami, grazie, ti amo) quest’ultima sia in assoluto quella che mi aiuta a ripulire la mente, a recuperare un livello energetico ottimale.

Credo che “Ti amo” sia un’espressione estremamente chiara. Delinea un amore incondizionato. In questo caso, non a qualcosa o qualcuno in particolare, ma all’Universo nel suo complesso.

Un atto d’amore del genere serve soprattutto quando sentiamo che le cose vanno “male”, ovvero diversamente da come vorremmo che andassero. Uno stato d’animo di questo tipo si manifesta quando la nostra mente si restringe, in qualche modo si avviluppa su sé stessa. Ci attacchiamo così tanto alla situazione presente, a quello che (non) abbiamo che non riusciamo a vedere soluzioni che magari si trovano ad un palmo dal nostro naso.

Diversamente, dire “ti amo” all’Universo ci aiuta ad alzare la nostra vibrazione, ad uscire dalla condizione di vittima per assumere quello di protagonista, Cambiando il nostro livello di vibrazione, ci possono venire in mente delle soluzioni che potremmo a buon diritto definire “geniali”.