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Occorre creatività per risolvere una situazione che non ci piace. Come diceva Einstein.
Un problema non può essere risolto allo stesso livello di pensiero in cui è stato creato.
Dobbiamo diventare persone che pensano alle soluzioni più che ai problemi. I problemi saranno con noi finché saremo al mondo. Le uniche persone che non hanno problemi stanno al cimitero Ne deriva che se hai problemi dovresti gioire, perché significa che sei vivo.
Non solo. Se presi per il verso del pelo, i problemi possono aiutarti a crescere, perché stimolano la creatività. Ovvero, risolvendo problemi spesso troviamo soluzioni alle quali non avremmo pensato prima. Tutto questo però accade se non ci lasciamo prendere dal panico.
Il panico è quella sorta di nebbia che ci pervade il cervello quando non sappiamo che cosa fare. Quando la situazione ci appare così complicata da non saper letteralmente per quale verso prenderla. Quando abbiamo la sensazione di non avere una via d’uscita. Che invece, con la creatività, può essere trovata.
Se pensate di non essere creativi, siete in errore. Usate la creatività ogni giorno, anche solo per decidere quale vestito mettervi. Si tratta semplicemente di stimolarla.
Coltivate nuovi interessi oppure ricominciate a coltivare quelli che avevate eventualmente tralasciato. Cambiate la mano con cui vi fate la barba o vi depilate. Modificate la disposizione dei mobili oppure di qualche suppellettile. Cambiate percorso quando andate a fare qualche commissione. Ogni cambiamento di qualsiasi tipo può dare il via allo sviluppo della creatività.
Vi faccio un esempio pratico. Sono sempre stato appassionato di fumetti. Li leggo, e fino a qualche tempo fa li ammucchiavo su uno scaffale. Un bel giorno questo mucchio ha cominciato a urtare il mio senso estetico. Allora li ho riordinati, mettendo insieme quelli della stessa serie. Da quel momento in poi ho cominciato sempre più spesso a pensare: e se la tal cosa la facessi in modo diverso?
Non volendo, ero diventato un creativo. E mi sentivo da dio.