La chiarezza di intenti e di obiettivi è fondamentale per vivere una vita piena e ricca di senso. Fateci caso, quando siamo poco entusiasti è perché in genere abbiamo degli obiettivi sfuocati. Insomma, non sappiamo come sbrogliarcela.
Quando la Matassa si impadronisce della nostra mente, quando ci sono troppe cose che si contendono le nostre energie, è facile pensare di aver perso la strada, e cadere in uno stato di incertezza, in un senso di inadeguatezza che può portare a una caduta di autostima. Il che non è esattamente il massimo. Cominciamo a immaginare degli scenari terrificanti. Ma questo sarebbe il meno. Il punto è che questi scenari sono anche molto confusi.
Infatti, se qualcuno ci chiedesse che cosa temiamo esattamente, la maggior parte delle volte non sapremmo dirglielo. Sentiamo come una nuvolona nera nera che incombe su di noi. Il punto è che questa nuvolona non ci serve a nulla. Ci stanca senza produrre risultati utili. Anzi, facciamoci caso: ci spinge a fare delle azioni controproducenti, delle solenni cazzate.
Questo perché la nuvolona è fatta di cose che pensiamo di non poter affrontare. Davanti alle situazioni che si annidano nella nuvolona riteniamo di non riuscire ad essere respons-abili, cioè capaci di rispondere.
E’ bene notare che si tratta di una nostra opinione. Infatti, in primo luogo si tratta di un nuvolone, quindi di un qualcosa di confuso, incerto, sfuocato. Come si può essere respons-abili davanti a qualcosa che non conosciamo?
Ne deriva che per stare meglio, per essere respons-abili, dobbiamo conoscere meglio il nuvolone, farci amicizia e quindi spezzettarlo in nuvoloncini più piccoli, sempre più piccoli, fino a trovare un mini-nuvoloncino che possiamo gestire. Che ci spaventa ancora un po’, ma non come il nuvolone originale.
Di questo mini-nuvoloncino dobbiamo adesso considerare ogni aspetto. Dal momento che ci spaventa solo un po’, possiamo avvicinarlo e vederlo nei dettagli. In cosa consiste esattamente? Cosa c’è dentro? Un problema di lavoro, di amore, di denaro?
Cerchiamo di vederlo come fosse un film. Quali immagini evoca, quali suoni, quali sensazioni? Davvero è una situazione di fronte alla quale non riusciamo ad essere respons-abili? In tal caso, dividiamolo in nuvoloncini ancora più piccoli, finché sentiamo che con un po’ di impegno possiamo imparare qualcosa, e diventare quindi più respons-abili.