La qualità del momento presente

Non possiamo sapere come andranno le cose, e questo rende praticamente l’ansia inutile, anzi insulsa. Tutto quello che possiamo fare è aumentare la qualità del momento presente, concentrandoci su ciò che funziona, e che in quanto tale è vero.

Naturalmente, questo comporta un certo sforzo, perché la cosiddetta realtà – per motivi che qui non interessa approfondire – sembra essere strutturata per crearci momenti che qualitativamente vanno dal deludente al pessimo.

È bene sottolineare da subito che si tratta di un’opinione e non della verità. Lo conferma il fatto che questa convinzione non funziona, non è vitale, e dunque è falsa. Certo, è molto comoda perché ci autorizza ad essere ir-respons-abili, cioè a rinunciare a tenere il volante della nostra vita.

Altro aspetto interessante è che la cosiddetta realtà non fa altro che rappresentare ciò che è accaduto fino a quel momento. Il Passato, niente di più. Questo significa che il Presente e – soprattutto – il Futuro sono nelle nostre mani, almeno in parte.

Dico “in parte” perché naturalmente non possiamo né controllare ogni aspetto del presente né sapere per certo cosa succederà in futuro. Chi mi segue da un po’ ormai avrà capito dove voglio andare a parare: la nostra Respons-abilità fa la differenza.

In qualsiasi momento ci troviamo a vivere, specialmente se sentiamo che non è particolarmente vitale, sta a noi concentrarci su ciò che funziona, guardarci dentro, capire chi siamo davvero, cioè esseri spirituali, la cui ragion d’essere non è il benessere materiale – non solo – ma l’evoluzione e la conoscenza.

E tutto parte dall’unico tempo che davvero esiste, ovvero il presente, che deve essere della migliore qualità possibile affinché le nostre energie vengano dirette alla crescita, all’evoluzione etica.

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