Sicuri nell’insicurezza

Essere sicuri vuol dire accettare l’insicurezza. Lo so che può sembrare un po’ un controsenso, ma facciamo un attimo mente locale. Quando possediamo qualcosa, spesso abbiamo paura di perderlo, specialmente se per ottenerlo abbiamo fatto degli sforzi notevoli. Ci siamo costruiti una sicurezza, ma questa sicurezza finisce per generare insicurezza. Da una parte ci siamo comprati la macchina o la casa, ma nello stesso istante in cui diventa nostra cominciamo a porci il problema di come mantenerla, perché abbiamo paura di perderla. Il che ci rende paradossalmente più insicuri di quando la casa o la macchina non la possedevamo.

Il punto è che in realtà niente è del tutto sicuro. E questo per un motivo ben preciso: tutto nell’universo cambia continuamente, o detto in altri termini, tutto è processo. Non esiste nulla di statico. Tutto cambia in continuazione. Anche se, putacaso, noi ci imponiamo di stare fermi, tutto cambia intorno a noi. Non solo: noi possiamo essere fermi come posizione, ma il nostro corpo, essendo fatto di atomi, cambia comunque. Ne deriva che è follia pura pensare di ottenere qualcosa per tenerlo per sempre.

Ora, siamo portati a pensare che tutto questo sia negativo. In effetti, è neutro. Può anche portare conseguenze che possiamo considerare piacevoli. Magari si chiude una porta e si apre un portone. Il punto è che non sappiamo cosa deriva dal cambiamento, e chi lascia la via vecchia per la nuova, sa quel che lascia ma non sa quel che trova. Il cambiamento implica rischio, e noi non vogliamo rischiare. Di conseguenza ci attacchiamo a quello che abbiamo, ma quello che abbiamo è sempre possibile che ci sfugga. Ed ecco che siamo fregati.

Se invece abbiamo voglia di accettare che tutto cambia e si evolve, se facciamo lo sforzo di diventare abbastanza flessibili mentalmente da accettare che ogni cosa è processo, ci si potrebbero aprire delle porte totalmente inaspettate. Impareremo come affrontare sfide nuove. Saremo sicuri nell’insicurezza.