Non so se succede anche a voi, ma quando mi sento un po’ “scarico” trovo molto utile andare alla ricerca delle cause delle emozioni che mi sottraggono energie. Di solito, infatti, le emozioni sono legate a momenti ben precisi, da cui traggono origine.
Spesso quindi, quando provo delle emozioni non esattamente costruttive, provo a domandarmi quand’è stata l’ultima volta che ho provato quello specifico stato d’animo. Ne emerge praticamente subito un’episodio del passato.
Ed ecco un’aspetto curioso: almeno per me, sembra più facile manipolare il passato che non il presente. Proviamo a calarci nella situazione, e consideriamone i vari aspetti. Dove siamo? L’immagine che vediamo è in bianco e nero o a colori? Ci sono dei suoni? Quali? Ci sono delle sensazioni olfattive o tattili, odori, sapori? E via discorrendo.
Ora, si tratta di modificare queste caratteristiche, usando l’immaginazione. Ciascuno di noi ha un senso dominante: chi l’udito, chi la vista, chi il sistema olfatto-tatto-gusto, detto anche il complesso cinestesico. Se non sappiamo già quale sia, proviamo a giocare con gli aspetti visivi, uditivi e cinestesici della situazione che visualizziamo. Ad esempio, passiamo dal colore al bianco e nero, abbassiamo il volume, diminuiamo il livello di odori, sapori e sensazioni tattili.
Sono pronto a scommettere che dopo questo trattamento la situazione recuperata dal passato avrà perso molta di quella che potremmo chiamare la sua… carica ossessiva.