
Secondo un articolo dell’Hindustan Times, di cui ho avuto contezza attraverso la newsletter di Mezzopieno una coppia di pensionati indiani ha attivato una scuola sul marciapiede di una delle strade di New Delhi. E’ un bel commento al motto del mio professore di spagnolo del liceo.
In tempi di lockdown, in India le scuole, in quanto edifici, sono chiuse. Certo, rimane l’alternativa delle lezioni a distanza, ma non tutte le scuole, almeno quelle pubbliche, hanno le risorse per attivarle, e del resto non tutti gli studenti hanno accesso alla Rete, quantomeno quella informatica. Così, Veena e Virendra Gupta hanno improvvisato quella che possiamo a buon diritto chiamare “scuola di strada”, mettendo a disposizione un spazio, le proprie competenze, il materiale didattico e perfino una merenda.
Le lezioni, che si tengono tre giorni a settimana, sono rivolte a bambini e ragazzi dai 4 ai 14 anni, e riguardano materie come matematica, scienze, inglese ed educazione fisica. Adesso, i coniugi stanno cercando volontari che donino il loro tempo e le loro competenze per consentire di espandere questa iniziativa.
A dimostrazione che, quando c’è la volontà, è possibile diffondere ed acquisire conoscenza.